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Dott.ssa Lara Sansoni

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PSICOLOGA PSICOTERAPEUTA
Cognitivo comportamentale

Mi serve uno psicologo... o uno psicoterapeuta?


Sia lo Psicologo che lo Psicoterapeuta sono figure professionali orientate alla cura del disagio psichico. Le due professioni, però, presentano differenze per quanto riguarda il percorso formativo e la natura della loro attività professionale.


Il percorso formativo

Lo Psicologo è il laureato in Psicologia che ha svolto il tirocinio di un anno, ha superato l'Esame di Stato per l'abilitazione professionale e si è iscritto all'Albo professionale (Sezione A) dell'Ordine degli Psicologi.
Opera sia nel settore privato (come libero professionista o esercitando in strutture private e/o convenzionate), che nel settore pubblico (Aziende U.S.L., Servizi socio-sanitari dei Comuni, Province, Regione ed altri Enti locali).

Definizione

"La professione di psicologo comprende l'uso degli strumenti conoscitivi e di intervento per la prevenzione, la diagnosi, le attività di abilitazione riabilitazione e di sostegno in ambito psicologico rivolte alla persona, al gruppo, agli organismi sociali e alle comunità. Comprende altresì le attività di sperimentazione, ricerca e didattica in tale ambito." (Art. 1 — Legge 56/89)


Lo Psicoterapeuta, giustamente se si considerano le importanti responsabilità professionali, deve affrontare un percorso formativo più lungo. Possono infatti diventare Psicoterapeuti solo gli Psicologi o i Medici chirurghi, regolarmente iscritti al proprio Albo professionale, dopo aver frequentato una scuola di specializzazione in psicoterapia della durata di almeno quattro anni.

Definizione

"L'esercizio dell'attività psicoterapeutica è subordinato ad una specifica formazione professionale, da acquisirsi, dopo il conseguimento della laurea in psicologia o in medicina e chirurgia, mediante corsi di specializzazione almeno quadriennali che prevedano adeguata formazione e addestramento in psicoterapia, attivati ai sensi del decreto del Presidente della Repubblica 10 marzo 1982, n. 162, presso scuole di specializzazione universitaria o presso istituti a tal fine riconosciuti con le procedure di cui all'articolo 3 del citato decreto del Presidente della Repubblica"


Il lavoro dello Psicologo e quello dello Psicoterapeuta

Lo Psicologo svolge la propria attività professionale in molteplici settori. Opera nel settore clinico, occupandosi di disagio mentale, nel settore scolastico, promuovendo il benessere psicologico all'interno degli istituti scolastici, nel settore organizzativo, operando per migliorare il funzionamento di aziende e industrie e nel settore accademico, svolgendo ricerca e insegnamento.

Utilizza gli strumenti di valutazione, di prevenzione e di intervento sul disagio psichico appresi durante la propria formazione. Esegue diagnosi utilizzando il colloquio e gli strumenti diagnostici, quali questionari e test di personalità e interviene sul disagio psichico, al fine di risolvere le problematiche diagnosticate, mediante interventi prevenzione, riabilitazione e sostegno.

Le differenze nello svolgimento dell'attività professionale dello Psicologo clinico e dello Psicoterapeuta si basano sul fatto che lo Psicoterapeuta è l'unico abilitato a fare psicoterapia, ossia il trattamento finalizzato alla cura dei disturbi psicopatologici basato sull'interazione tra lo Psicoterapeuta e un paziente, una coppia, una famiglia o un gruppo.
Si può affermare che lo Psicoterapeuta è molto più preparato dello Psicologo in tema di psicopatologia e utilizza specifiche tecniche terapeutiche di intervento che ha appreso durante il suo lungo percorso di specializzazione e che non possono essere utilizzate dagli Psicologi.

Esistono molte scuole di specializzazione ispirate a pratiche e tecniche psicoterapeutiche legate ai diversi indirizzi teorici, che possono quindi determinare metodologie di lavoro, tecniche e approcci terapeutici diversi da parte degli psicoterapeuti.
Per questo motivo è importante farsi un'idea preventiva di come lo Psicoterapeuta lavora e se il suo approccio e la sua metodologia sono quelle più indicate per noi prima di intraprendere un percorso terapeutico.

Quando devo rivolgermi ad un terapeuta?


Diversamente da come molti pensano "non è necessario essere matti" per aver bisogno dello psicologo.

È utile e consigliabile rivolgerci ad uno psicologo, anche in tutti quei casi dove riscontriamo dei blocchi emotivi o avvertiamo condizioni di disagio che interferiscono con il normale svolgimento delle nostre attività quotidiane, impedendoci di vivere serenamente e in maniera appagante la vita riducendone la qualità o laddove tali disagi ci impediscono di avere il pieno controllo di noi stessi.

Tali condizioni possono essere dovute a periodi particolarmente problematici o stressanti della nostra vita, a situazioni difficili da gestire o a eventi che creano ferite più o meno gravi che generano in noi un senso di malessere che finisce per influenzarci nella vita di tutti i giorni, ma anche ad eventi o avvenimenti apparentemente meno rilevanti che possono comunque, in base alle situazioni, risultare destabilizzanti.

Oltre a curare le ferite, i traumi e le delusioni della vita, la consulenza psicologica può essere un sostegno e un aiuto a riscoprire ed utilizzare al meglio le nostre risorse e le nostre potenzialità. Possono quindi rivolgersi ad uno psicologo tutti coloro che avvertono la necessità di migliorare la qualità della propria vita, ricercare un maggiore equilibrio, avere delle relazioni più soddisfacenti sia interpersonali che lavorative, aumentare il proprio benessere psicologico ecc.